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Parliamo di maglieria Pt.1

01 Febbraio 2024

I filati e le fibre

Da designer di maglieria non posso non rendervi partecipi di uno degli aspetti che più mi appassiona della moda: la maglieria.

Dai filati alle composizioni, dai punti maglia alla vestibilità, dal vintage ai marchi storici, dai brand emergenti a quelli pazzi passando per i capi basici, accessori compresi. Artisti, master, corsi da frequentare e libri da leggere e sfogliare con qualche perla finale. Sono questi i focus dei tre articoli che troverete sul blog che trattano il tema della maglieria.

Iniziamo

I capi di maglieria che trovate nei negozi e online sono formati da un filo che, “intrecciato” in maniere più o meno complesse, diventerà il capo che vi si presenta davanti. Affascinante non trovate? Tentiamo di srotolare insieme l’aggrovigliato capitolo sulla maglieria.

I filati

Dove si possono comprare i filati?

Tutto dipende se siete aziende di produzione o privati che vogliono dilettarsi nel creare il proprio maglione sul divano davanti al caminetto.

Nel primo caso non avete bisogno dei miei suggerimenti: il mondo dei filati in Italia è il primo nel mondo, le aziende sono tantissime e producono filati strepitosi (Lineapiù e Mille Fili per citarne alcune).

Nel secondo caso invece le opzioni sono varie:

  • potete cercare nella vostra città un negozio che vende filati. A Firenze ad esempio Campolmi zona Duomo fa al caso vostro (vende filati dal 1954) e Samba, negozio storico in via Santa Elisabetta, una traversa di via del Corso;
  • potete disfare un vecchio maglione o una vecchia coperta e ricavarne i gomitoli (tecnica che mia madre utilizza spesso);
  • potete cercare online su:
    • We Are Knitters propone kit con filati e corsi con punti maglia più o meno complessi per creare il proprio capo a casa;
    • Wool and the gang, definito dal The Telegraph come: “…making knitting cool among the facebook generation” opongono kit di punti maglia e design che possano fittare ogni taglie e ogni forma;
    • Petite knit propone anche fit per bambini;
    • Laura Dal Gaard: qui potete acquistare sia pattern che capi finiti indossati anche da Lotta Lavanti;
    • Betta knit propone kit con filati di alta qualità e riciclati;
    • Gold Freckles: qui trovate capi fatti a mano su misura per voi oltre ai patterns.
We are Knitters
Wool and the gang
Petit knit
Laura dal Gaard
Betta knit
Gold Frecles

Le fibre e le composizioni

La composizione del filato è importantissima quando si compra un capo di maglieria!

Le fibre giocano un ruolo importantissimo quando si acquista un capo di maglieria o di tessuto. Fibre come lana, cashmere, angora, mohair, alpaca, cammello, yak vi terranno molto caldi in inverno o nelle fresche serate estive e filati come cotone, lino, fibra di latte, seta vi daranno confort in primavera. La viscosa gioca un ruolo importante e viene mescolata per avere aspetti più o meno caldi, idem il nylon e il lurex.

Leggere attentamente le etichette di composizione vi aiuterà a capire molto del capo che metterete nel vostro armadio e sulla vostra pelle.
Il “Made in” e il prezzo sono due elementi fondamentali per capire come vengono tinti e lavorati i filati che compongono il capo che state acquistando e che tipo di manodopera c’è dietro il capo e l’azienda produttrice. Diffidate da chi, soprattutto in questo periodo storico, fa del greenwashing il punto cardine della comunicazione della propria filiera produttiva! Un esempio: un cardigan 100%CO Made in Cina a 12,99€ ci deve far alzare le antenne, a maggior ragione se viene indicato come capo sostenibile!

Di seguito le fibre con un piccolo ripasso delle composizioni e delle nomenclature che troverete nelle etichette dei capi divise per categorie.

Le fibre

Le fibre sono le materie prime che, se trasformate, possono diventare filati da maglieria o tessuti. Possono essere utilizzate in purezza o combinate le une con le altre in base a ciò che si vuole creare e possono essere classificate in tre categorie:

  • Naturali
  • Rigenerate
  • Sintetiche

Di seguito le fibre più conosciute divise per categorie:

Fibre naturali derivate da ANIMALI

  • Lana
  • Cachemire
  • Angora
  • Alpaca
  • Mohair
  • Seta
  • Yak
  • Cammello

Fibre naturali derivate da PIANTE

  • Cotone
  • Lino
  • Ramiè

Fibre rigenerate

  • Fibra di latte
  • Rayon
  • Acetato
  • Cupro
  • Modal
  • Viscosa
  • Lyocell e Tencel

Fibre sintetiche

  • Polyestere
  • Nylon/Poliammide
  • Spandex/Elastam
  • Acrilico
  • PVC
  • Lurex/Metallo

Fibre naturali derivate da ANIMALI

Lana (WO)

Fibra tessile naturale che si ottiene da vari animali, come ovini (pecore e alcuni tipi di capre), conigli, camelidi (cammelli, lama, vigogna, alpaca, dromedario) e da produzioni minori da yak e antilope tibetana (Shahtoosh)

E’ stata creata Chiengora: fibra fatta con “lana” di cani.

Cachemire (WS)

Pregiata fibra tessile formata dal il pelo della capra hircus. Il suo nome viene dalla regione del Kashmir, regione storica attualmente divisa tra India, Pakistan e Cina, da dove la si esportò verso l’Europa sin dall’inizio del XIX secolo.

L’industria riutilizza la lana e il cachemire ricavati dagli scarti di produzione, si parla quindi di lana e di cachemire rigenerati. Un brand che ne ha fatto il suo punto di partenza è Rifò. Ci sono punti di raccolta per i maglioni che formeranno i nuovi filati: vengono a ritirali a casa, li puoi spedire o portarli in un centro di raccolta e metterli nei loro box. Trovate tutte le info sul loro sito.

Angora (WA)

Fibra che deriva dal pelo del coniglio d’angora. Ultimamente ne è stata vietata la nuova produzione in quando dolorosissima per l’animale quindi la troverete solo nei capi vintage o second hand. Tutti i capi nuovi sul mercato con fibra di angora fanno arrivare il filato dalla Cina, che detiene il 90% del mercato mondiale.

Alpaca (WP)

Appare simile alla lana di pecora, ma è molto più morbida, calda e non pizzica la pelle. È apprezzata per la brillantezza e la leggerezza infatti è priva di lanolina, non infeltrisce e non dà allergie. Il pelo dell’animale può assumere fino a 22 colorazioni naturali: dal bianco fino a infinite gradazioni di marrone e il nero. Il filato di Baby alpaca è una qualità molto pregiata della fibra alpaca.

Mohair (WM)

Fibra è prodotta dalla capra d’angora. La fibra di mohair, grazie alla sua lucentezza e lunghezza, viene particolarmente usata nella produzione di filati mischiati con la lana. La notevole lunghezza della fibra di mohair e la sua particolare morbidezza ne consentono l’uso anche per filati garzati. Il Kid Mohair e il super kid mohair sono qualità pregiate della fibra mohair.

Seta (SE)

Fibra proteica di origine animale. Viene generata da alcuni insetti dell’ordine dei lepidotteri, comunemente chiamati bachi da seta.

Yak (WY)

Comunemente riconosciuta come il manto che riveste questi animali a pelo lungo che vivono principalmente nelle zone dell’Himalaya, negli altopiani del Tibet e in alcune zone della Mongolia e dell’Asia Centrale. La sua morbidezza è comparabile a quella del cachemire e test indipendenti hanno dimostrato che è più calda di alcune lane.

Cammello (WK)

Fibra forte, brillante, liscia, calda e leggera allo stesso tempo. Materiale d’elezione per cappotti e giacche, ma adatto anche a sciarpe e pullover, il cammello naturale della miglior qualità deriva dal manto di animali detti “battriani” a doppia gobba diffusi nell’Asia centrale e allevati in natura.

Fibre naturali derivate da PIANTE

Cotone (CO)

Fibra tessile ricavata dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del genere Gossypium.

Il Cotone Riciclato: Il cotone riciclato (o rigenerato) rientra nella famiglia delle fibre naturali. Il cotone riciclato non è un concetto nuovo nel tessile e nell’abbigliamento, ma poiché produttori, marchi e rivenditori iniziano a valutare l’impatto ambientale della loro catena di approvvigionamento, l’interesse per il cotone riciclato è cresciuto molto negli ultimi anni.

Lino (LI)

Fibre contenute nella parte interna della corteccia, chiamata comunemente tiglio. Tramite molti passaggi si arriva al lino grezzo. Le fibre di lino possono essere mischiate alle fibre di cotone, che danno al tessuto maggiore resistenza e migliore regolarità di trama. Il lino è un tessuto che viene ancora coltivato in modo naturale ed è eco sostenibile e completamente riciclabile.

Ramiè (RA)

Fibra vegetale usata da migliaia di anni nell’estremo oriente. È una fibra bianca, fine e lucente. I cinesi la utilizzavano molto tempo prima che il cotone fosse introdotto in oriente. Alla fine del XX secolo si è diffusa anche in occidente, soprattutto mista al cotone; l’utilizzo limitato in occidente è da imputare principalmente ai costi di lavorazione, soprattutto al costo della laboriosa estrazione della filaccia. I maggiori produttori mondiali sono Cina, Taiwan, Corea, Brasile, Filippine.

Gli studenti dell’Università delle Ande a Bogotà, in Colombia, hanno creato una “lana” 100% vegetale chiamata Woocoa composta da canapa e fibra di cocco trattate con enzimi del fungo Pleurotus

Canapa, juta, agave, cocco, fibra di rosa, bambù, soya, alcuni tipi di alga e bucce di banana sono ancora scarsamente disponibili sul mercato italiano.

Fibre rigenerate

Fibra di latte

Il filato di latte ha ottenuto la certificazione “Oeko-Tex Standard 100” per le fibre ecologiche. Si presenta piacevole e confortevole sulla pelle, infatti le proteine casearie hanno la caratteristica di nutrire ed idratare la pelle, oltre ad un effetto antibatterico naturale. La scoperta risale al 1935 ad opera dell’Italiano Ing.Ferretti, nel tempo venne chiamata Lanital e successivamente Merinova.

Rayon

Fibra prodotta dalla polpa di legno degli alberi (o dal cotone, dalla paglia, ecc.) e trattata con una soluzione di soda caustica, fu inizialmente chiamata ”seta artificiale” e il nome rayon fu usato per la prima volta nel 1924 infatti ogni riferimento alla seta è stato vietato dalla legge che tutela la seta e ora anche dalla normativa europea in tema di etichettatura tessile. Grazie allo studio e alla sperimentazione di industriali e inventori della fine dell’800/ inizio ‘900 il rayon inizia ad essere prodotto in differenti maniere. Infatti a seconda dei processi produttivi durante la sua fabbricazione e le caratteristiche finali del filamento ottenuto si posso distinguere ancora oggi: rayon acetato (AC), rayon cupro (CU), rayon modal (MD), rayon viscosa (VI) e lyocell (LY/CLY).

Acetato (AC)

Può essere lucido od opaco, ha una mano morbida, è elastico e ha il vantaggio che non si stropiccia, non si restringe e si asciuga in fretta. Utilizzato comunemente nello sportswear.

Cupro (CU)

Mano setosa, comunemente utilizzato per abbigliamento femminile elegante, ha una superficie brillante.La sua produzione era in origine molto inquinante a dopo enormi progressi tecnologici si può affermare ora che abbia un fine vita biodegradabile con certificazione OEKO-TEX e Eco Mark.

Modal (MD)

Tessuto liscio, soffice e stirabile dopo il lavaggio come il cotone puro. Per questi motivi ha un largo impiego negli indumenti e nei tessuti per il bagno e per la casa e nella lingerie. Il modal viene spesso aggiunto al cotone per migliorarne le qualità.

Viscosa (VI)

Filato in cellulosa molto morbido e particolarmente lucente. Viene spesso utilizzato in mescola con altri filati.

Lyocell (LY/CLY) e Tencel (TN)

Il nome generico che definisce solo l’origine della fibra. Tencel (TN) invece è il marchio registrato dall’azienda Lenzing AG che identifica la fibra Lyocell. Utilizzato spesso nello sportswear e nella lingerie.

Fibre sintetiche

Polyestere (PL)

Le caratteristiche principali di questo materiale sono la resistenza, l’elasticità e l’idrorepellenza. Proprio la resistenza tipica di questo tessuto fa sì che venga impiegato insieme alla lana, al cotone o ad altre fibre naturali per aumentarne la robustezza. Il poliestere è inoltre un tessuto antimacchia e anti-umido. Attualmente la tipologia di poliestere maggiormente usata per i tessuti è il PET (polietilene tereftalato) che può essere lavorato in svariati modi e dare origine ad altri materiali tessili come, per esempio, il pile o l’organza.

Il poliestere riciclato (rPET) è una fibra tessile sintetica e si ottiene fondendo la plastica e rifilandola in una nuova fibra di poliestere. C’è tanta attenzione mediatica verso il poliestere riciclato realizzato con bottiglie o contenitori di plastica gettati via dai consumatori, ma in realtà il poliestere riciclato può derivare da materiali plastici sia pre che post-consumo. Sebbene il riciclo della plastica sembri una buona idea, non tutti sono d’accordo sull’associazione del poliestere riciclato al concetto di moda sostenibile. Un buonissimo approfondimento sul tema lo trovate sul sito Vesti la Natura

Nylon/ Poliammide (PA)

E’ una famiglia particolare di poliammidi sintetiche. La fibra viene utilizzata in fiocco e trova impiego soprattutto in mischia con altre fibre naturali (cotone, lana) nel settore della calzetteria, dello sportswear e della maglieria.

Spandex/ Elastam (EA)

Conosciuto da molti c’è il marchio commerciale Lycra nato nel 1962 e utilizzato maggiormente per costumi da bagno e collant. Nacque con lo scopo di trovare un sostituto sintetico alla gomma.

Acrilico (AC)

Tessuto sintetico che più si avvicina alla lana: è infatti leggero, termoisolante, caldo, soffice e morbido al tatto, ma non infeltrisce; per questo motivo, l’acrilico viene spesso filato insieme alla lana. Le fibre poliacriliche vengono usate anche dall’industria tessile per la fabbricazione di maglieria, calzetteria, tendaggi, tappeti a pelo e tessuti per arredamento. L’acrilico viene usato anche per la produzione di pellicce sintetiche.

PVC

Un polimero termoplastico che fonde per effetto del calore e può quindi essere sagomato nelle più svariate forme attraverso vari processi; dopo il raffreddamento, il materiale riacquista le sue proprietà originali. Utilizzato molto in pelletteria per sostituire la pelle animale.

Lurex/ Metallo (ME)

Il filato ha un aspetto metallico ed è l’intreccio di più fibre sintetiche con uno strato di alluminio vaporizzato.

L’analisi dei filati finisce qui: nei prossimi articoli vi parlerò di aspetti più pratici come i punti maglia, le tecniche e gli strumenti per la maglieria; vi consiglierò brand, vi guiderò sulla vestibilità di un capo e vi farò lunghissimi elenchi di libri, formazione universitaria e privata, luoghi da visitare sempre in tema maglieria.

Grazie per la lettura, a presto

G.

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