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La pelle e i suoi simili

05 Gennaio 2023

La pelle, o genuine leather, è un materiale di origine animale, che può essere conciata al cromo o al vegetale, ovvero con materie prime reperibili in natura ricavate dai tannini contenuti nelle foglie, nelle cortecce e nei frutti. La pelle è un materiale estremamente resistente e presenta notevoli vantaggi: favorisce la traspirazione, evitando lo sviluppo di funghi, muffe e di microrganismi che proliferano negli ambienti particolarmente umidi. Non solo: la pelle vanta proprietà termoisolanti ed è anche un buon conduttore elettrico. Due stilisti che nelle ultime collezioni hanno usato magicamente la pelle vera sono Matthieu Blazy da Bottega Veneta e Walter Chiapponi da Tod’s, ne condivido con voi qualche look da Vogue Runway.

Bottega Veneta Fall 2022
Bottega Veneta Fall 2022
Bottega Veneta Fall 2022
Tod’s Spring 2023
Tod’s Spring 2023
Tod’s Spring 2023

L’ecopelle, chiamata anche eco-cuoio, eco-leather, è una vera pelle di derivazione animale, ma conciata con metodi che rispettano l’ambiente, nel rispetto della norma UNI 11427:2011. Questa norma stabilisce che l’ecopelle deve essere prodotta seguendo un protocollo che non danneggia l’ambiente. L’ecopelle non ha un colorito uniforme: riporta molte imperfezioni e segni naturali, ma si caratterizza per morbidezza e resistenza. Richiede una manutenzione costante per fare in modo che il suo aspetto rimanga inalterato nel tempo, ma ha bisogno di molti accorgimenti tra i quali quello di non esporla al sole per evitare le conseguenze di un cambiamento di colore improvviso. L’ecopelle nera elastica esposta al sole, ad esempio, tende a scolorire molto facilmente.

La similpelle, chiamata anche finta pelle, assume le sembianze della vera pelle ma non ha origine animale. Generalmente è ottenuta da materiali puramente sintetici come il poliuretano (PU) e il poliestere (PL). Ci sono brand che da sempre utilizzano la similpelle come ad esempio Stella McCartney, Nanushka e Rotate Birger Christensen, vi lascio qualche reference da sbirciare dal sito di MyTheresa.

Stella McCartney
Nanushka
Rotate Birger Christensen

Il lattice o latex è un’emulsione di aspetto lattiginoso e consistenza collosa, generalmente di colore bianco che si trova in determinate cellule (i laticiferi) di numerose piante superiori e in alcuni funghi. Il lattice naturale viene ricavato dalla linfa lattea dell’albero della gomma. Viene usato per la creazione di capi di abbigliamento, originariamente legato alla cultura BDSM, ma in seguito diffuso anche nell’abbigliamento di massa. Brand come Versace, Peter Do e Balmain (indossato da Kourtney e Kim Kardashian) hanno utilizzato il latex nelle loro sfilate.

Versace
Balmain (Kourtney e Kim Kardashian)
Peter Do

Diversi tipi di pelle

Esistono diversi tipi diversi di pellami, ognuno con proprie caratteristiche e peculiarità. I vari tipi di pelle si distinguono in base all’animale (agnello, vitello, tacchino, capra, montone, bovino, maiale, daino, cervo, camoscio, etc.), al tipo di concia, alla rifinitura, al taglio, alla forma ecc. Qui facciamo un piccolo approfondimento, provando a riconoscere i diversi tipi di pelle.

Vacchetta

E’ la classica concia vegetale toscana di colore leggermente più scuro: la vacchetta, infatti, rispetto alla classica concia vegetale, contiene una certa percentuale di ingrasso animale bovino (sego) che la rende più scura e con delle caratteristiche uniche. Peculiarità della vacchetta è quella di non invecchiare mai, ma di trasformarsi e scurirsi.

Pelle bovina

E’ usata per la produzione delle borse o abbigliamento con aspetto rigido. lo spessore arriva fino ai 7 millimetri.

Pelle caprina

Ha una struttura compatta e un fiore con grana marcata. Nonostante lo spessore sottile ha una notevole resistenza meccanica.

Saffiano

E’ una pelle di vitello stampata e pigmentata creata ad arte da Prada, che si caratterizza per la particolare trama. Il termine saffiano, quindi, non fa riferimento al tipo di animale utilizzato bensì alla lavorazione che è subita dal vitello in fase di rifinizione finale. Infatti, la pelle di vitello è lavorata con una stampa facilmente riconoscibile che può essere descritta anche con il termine graffiata. La pelle Saffiano è un materiale di pregio utilizzato principalmente per accessori di grande valore.

Pelle dollaro

Di origine bovina si caratterizza per la disomogeneità della superficie. Si tratta di una trama che viene applicata sul pieno fiore, è una pelle molto caratteristica e morbida, che viene utilizzata spesso per la produzione delle borse.

Ruga

E’ un pellame di vitello semi-lavorato di alta qualità, è liscio al tatto ed è caratterizzato da luminosità e setosità e tiene bene le forme.

Nappa

Un qualsiasi tipo di pellame di origine bovina o ovina, caratterizzato da una mano delicata e da una conciatura molto morbida e spessori fini e medio fini, le rifinizioni leggere mostrano il pieno fiore della pelle.

Pelle verniciata o vernice

E’ caratterizzata da una superficie lucida come uno specchio, ottenuta mediante applicazione di uno o più strati di vernici o lacche. Quando è grinzosa è chiamata NAPLAK.

Cuoio

Pelle conciata vegetale molto rigida con la quale si fanno solo le suole delle scarpe, erroneamente molte persone tendono a chiamare con il termine “cuoio” la pelle in generale.

Cavallino

Le pelli di cavallino e shearling sono pellami che sono stati conciati e rifiniti con la lana (shearling) o con il pelo ancora attaccato (cavallino). Queste pelli sono particolarmente indicate per la creazione di pelletteria, calzature e abbigliamento in pelle.

Pelle scamosciata o suede

Di origine ovina o bovina viene privata della parte più pregiata e superficiale – il fiore. Grazie ad una lavorazione complessa la pelle scamosciata acquisisce un aspetto visivo e tattile che ricorda il velluto. Viene soprattutto utilizzata nel campo dell’abbigliamento e delle calzature ed anche nella produzione di borse.

Nabuk

Pellame pieno fiore di origine bovina o ovina, conciata al cromo o al vegetale, la cui superficie è stata levigata e smerigliata attraverso degli appositi macchinari con lo scopo di ottenere una superficie morbida e vellutata al tatto. La pelle nabuk è considerata in genere molto pregiata in quanto solamente i migliori pellami sono adatti per questo tipo di lavorazione, ma èanche abbastanza delicata e deve essere manutenuta con cura.

Come distinguere la pelle Nabuk dalla pelle scamosciata?

Queste due tipologie di pelle sono piuttosto simili sia alla vista che al tatto e le principali differenze derivano dal tipo di procedimento con il quale vengono ottenute. Quello che caratterizza e differenzia questi pellami è quindi il processo di realizzazione, il trattamento e non ultimo il prezzo. La differenza sostanziale fra nabuk e pelle scamosciata consiste nel fatto che il Nabuk viene ottenuto lavorando la parte esterna della pelle dell’animale, ovvero il fiore, mentre la pelle scamosciata viene ottenuta lavorando l’interno della pelle dell’animale, cioè la crosta (o lato carne). Per quanto riguarda il prezzo, la pelle scamosciata, nello specifico, è tendenzialmente più economica del Nabuk perché ottenuta utilizzando con una parte meno pregiata dell’animale (crosta o lato carne appunto) mentre il nabuk è solitamente uno dei pellami più costosi in quanto richiede un pellame grezzo di qualità elevata per essere prodotto. Per quello che attiene invece la fase di rifinizione, questi due pellami vengono entrambi ottenuti attraverso un processo di pazzolamento e di carteggio della pelle attraverso degli speciali macchinari che vanno a sfregare e levigare la superficie del pellame dopo che è stato conciato. La pelle Nabuk e la pelle scamosciata sono due materiali piuttosto simili ed è spesso difficile distinguerli l’uno dall’altro semplicemente dall’aspetto esteriore. La parte esterna del Nabuk, tuttavia, presenta generalmente piccole imperfezioni e segni che la pelle scamosciata invece non ha mai; inoltre sul Nabuk è possibile distinguere le caratteristiche dell’epidermide dell’animale (come piccole venature e pori) cosa che non è possibile fare sullo scamosciato. La superficie del Nabuk, essendo ottenuta a partire dal fiore dell’animale, risulta essere più resistente della pelle scamosciata. Concludendo, per distinguere le due tipologie è dunque necessario osservare attentamente la superficie esterna e infine, parlando di prezzi, possiamo dire che generalmente il Nabuk è più costoso e “pregiato” rispetto alla pelle scamosciata.

Pelli pregiate

Tra i tipi di pelle più pregiati possiamo individuare le seguenti:

Serpente, Pitone, Lucertola

Caratterizzata da disegni irripetibili. Nonostante la sua morbidezza la pelle di serpente (in particolare quella di pitone) è molto resistente nel tempo e si usa principalmente per la produzione di articoli e accessori d’alta moda. Qui un paio di guanti di pitone di Gucci.

Coccodrillo

Per realizzare una borsa in coccodrillo solitamente si utilizza la pelle corrispondente alla pancia dell’animale o quella dei fianchi poiché queste sono le parti più morbide, che garantiscono ai produttori un articolo più raffinato sotto il profilo della qualità. Qui laborsa Hourglass di Balenciaga in coccodrillo stampato.

Struzzo

Tra i più pregiati e costosi tipi di pellame utilizzati nel settore della pelletteria di lusso. È facilmente riconoscibile grazie ai follicoli distribuiti in modo uniforme sulla sua superficie. È considerata una delle pelli più resistenti, morbide e durevoli nel tempo. Qui la mini borsa Gucci Bamboo 1947 in struzzo verde chiaro.

Razza

Robusta o ultra sottile per pelletteria, calzature, bigiotteria, guanti o arredo d’interni. Napoleone III fece commissionare un’intera stanza tappezzata di pelle di razza. Ancora più anticamente questo tipo di pellame veniva utilizzato in Giappone per foderare i manici delle Katane dei Samurai, e adornare le loro pregiate corazze.

Le lavorazioni della pelle

La pelle, inizialmente molto spessa, viene divisa in due o più strati; quello superiore è appunto quello che chiamiamo fiore. È la parte più resistente e pregiata della pelle. La parte inferiore è chiamata crosta ed è usata per lavorazioni più a buon mercato. Se la superficie del pellame non è stata alterata in alcun modo si tratta della pelle pieno fiore. Quest’ultima è priva quindi di correzioni coprenti, mantiene i tratti originali del manto dell’animale e ha un aspetto naturale. I segni naturali come graffi, cicatrici o smagliature sono visibili e di fatto sono considerati tratto distintivo di una pelle pregiata. La pelle successivamente può subire un processo di stampa effettuato tramite apposite presse o rulli, che vanno ad imprimere o a disegnare sulla pelle particolari trame che possono imitare la pelle di alcuni animali (stampa rettile, cocco, struzzo, ecc..), saffiano, plissettata.

Se avete sentito parlare di pelle martellata e di pelle bottalata qui vi spiego la differenza. Sebbene queste due definizioni possano trarre in inganno, chi è esperto nel settore di fornitura dei pellami sa bene che si riferiscono entrambe al risultato di un’unica lavorazione: la bottalatura.

Perchè la pelle martellata viene definita anche bottalata?

La risposta è semplice: questo particolare trattamento viene applicato all’interno di un cilindro rotante, detto bottale, da cui il nome della tecnica. La bottalatura è una lavorazione di rifinitura e viene eseguita in ultima fase sulla pelle di bovino, per esaltarne la naturale bellezza del fiore. Il risultato finale è unico: la pelle acquisisce un effetto stropicciato o invecchiato, grazie alla formazione di una grana naturale, di dimensione variabile, sulla superficie. Nonostante ciò, la pelle risulta comunque morbida al tatto. Questa bottalatura, infatti, rispetta le caratteristiche della pelle di bovino selezionata e ne preserva le irregolarità naturali. È la lavorazione più indicata per ottenere una pelle dall’aspetto naturale ed è proprio per questo particolarmente apprezzata per la produzione di borse e scarpe di pregiata qualità.

Ma come distinguiamo la vera pelle da quella sintetica?

Esiste qualche facile trucco per distinguere la vera pelle da quella sintetica. Innanzitutto il prezzo: accessori in vera pelle hanno prezzi molto costosi, proprio per via della qualità dei materiali usati. Bisogna fare attenzione all’etichetta: un prodotto originale è sempre contrassegnato da un’etichetta che lo attesta. L’odore e la qualità della grana dei materiali è un altro elemento identificativo di vera pelle: una borsa originale profuma, e presenta imperfezioni sulla superficie. Diversamente, una borsa in materiale sintetico è sospettosamente inodore e non presenta imperfezioni. Dalla grandezza dei pezzi utilizzati: mi spiego meglio. All’interno di un piccolo accessorio non noteremo la differenza ma quando acquistiamo un pantalone, una gonna lunga o ampia, un capospalla, un borsone di vera pelle il modello presenterà dei tagli di modellatura essendo la pelle animale e quindi non infinita e a metratura come può essere un tessuto.

Spero che questo approfondimento vi sia stato utile.
G.

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